L’importanza di un design system per i servizi pubblici digitali
Appuntamento il 9 febbraio con la community call
NotiziaMetadati e link per approfondire
Vi siete mai chiesti perché alcuni siti sono incredibilmente facili da navigare, e ci fanno sentire a casa fin dal primo utilizzo? Per esempio i grandi e-commerce, i social network, il nostro sito preferito di streaming?
Ciò avviene perché tutte le grandi aziende digitali definiscono librerie, componenti in uno stile unitario e regole condivise - il design system - in modo che questi semplici “mattoncini” possano essere ripetuti e assemblati, creando per gli utenti un’esperienza coerente e soddisfacente. Non sarebbe bellissimo se ciò accadesse anche per tutti i siti e i servizi digitali della Pubblica Amministrazione?
Proprio per rispondere a questo quesito, a partire dallo scorso dicembre abbiamo avviato in collaborazione con Developers Italia una revisione completa del design system del Paese, uno strumento utile a creare siti e servizi coerenti, familiari e fruibili da tutti i cittadini. A breve sarà resa pubblica una roadmap di aggiornamento delle librerie dei componenti e due modelli applicati, Comuni e scuole. Questa revisione affronta una serie di sfide peculiari, data la sua applicazione in ambito pubblico:
- il design system è messo a disposizione di una community che non hanno alcun vincolo stringente al suo impiego. Il suo utilizzo dunque è subordinato alla sua capacità di essere percepito come utile, pratico e conveniente da tutta la catena di portatori di interesse coinvolti nel processo di realizzazione di un servizio digitale pubblico (decisori, responsabili di processo, progettisti e sviluppatori che operano nella PA, presso i fornitori e nelle in house). Il prodotto design system deve far sì, dunque, che ciascuno di questi attori tragga valore nell’usare questa soluzione piuttosto che usarne una diversa, o inventarne una nuova;
- il design system non è un oggetto statico. Dalle singole applicazioni specifiche possono emergere nuove soluzioni utili. Inoltre, molte librerie e progetti correlati non sono creati da uno sforzo centrale, ma da una community aperta che contribuisce al suo sviluppo. La complessità delle cerchie di questa community richiede un sistema chiaro di coordinamento per la governance e l’aggiornamento del design system, in modo che queste soluzioni utili possano essere rimesse a sistema, al centro in un dialogo continuo;
- un design system pubblico non viene applicato da enti tutti uguali tra loro, ma da una serie di enti con le loro specificità, dimensione, ruolo e obiettivi. Diversamente dal privato, la coerenza delle interfacce deve lasciare un ampio spazio alla personalizzazione, rimanendo nel perimetro dell’usabilità, dell’accessibilità e del rispetto delle norme.
Il prossimo appuntamento per la community si terrà il prossimo 9 febbraio alle ore 15.30 e sarà dedicato a queste sfide grazie al contributo di:
- Daniele Tabellini, UI/UX designer, Dipartimento per la Trasformazione Digitale, che coordinerà nei prossimi mesi il lavoro di aggiornamento del design system del Paese,
- Marco Liberati, il main contributor della libreria Design React Kit,
- Giacomo Grassi, l’head of customer experience di INPS, che ha da poco affrontato la sua sfida nel lancio di Sirio, il design system dell’ente.
Registrati all’evento per partecipare. Ti aspettiamo il 9 febbraio!